Configurazione dei computer per tutticonnessi

Dall’inizio della diffusione del Corona virus e della conseguente maggiore adozione della didattica digitale integrata, ho partecipato all’associazione tutticonnessi che raccoglie, aggiusta, aggiorna e distribuisce strumenti per seguire le lezioni a distanza.

Provo qui a descrivere il procedimento completo per l’aggiornamento di computer portatili che arrivano con vecchie versioni di Windows. Il sistema operativo Windows viene mantenuto solo se ha la licenza in regola, altrimenti in teoria si passerebbe a quello Linux, ma nella realtà non sono stati trovati computer senza licenza in regola. A proposito della licenza ricordo che questa è a volte legata all’hardware (e viene chiamata OEM), mentre altre è stata comprata a parte. In entrambi i casi la licenza viene ceduta con l’hardware dall’azienda che fa la donazione a tutticonnessi.

La prima cosa da fare è capire di che computer si tratta, quindi vanno controllati marca, modello, CPU, memoria RAM, chiave di attivazione di Windows, versione del BIOS e versione di Windows. Per alcune di queste informazione riporto alcuni comandi che vanno eseguito dal prompt di Windows eseguito come amministratore:

  • Numero di serie: wmic bios get SerialNumber
  • Versione del BIOS: wmic bios get SMBIOSBIOSVersion
  • Chiave di Windows: wmic path softwarelicensingservice get OA3xOriginalProductKey

La chiave di Windows a volte si trova stampata su un’etichetta presente sul retro del portatile o nel vano della batteria. Più di recente si è diffusa quella digitale, riconoscibile da un adesivo viola quadrato con l’emblema di Windows, anchìesso spesso sul retro del portatile.

Per l’aggiornamento vanno prima tolti tutti i programmi che non ci interessano. Spesso i computer che riceviamo sono di aziende che li riformattano prima di consegnarli, ma capita che questa riformattazione sia fatta con qualche immagine di Windows già preconfezionata dell’azienda stessa. A volte quindi ci sono applicazioni e configurazioni particolari. L’elenco del software già installato è quello presente nel pannello di controllo.

Installazione di browser. Vengono installati sia Google Chrome che Mozilla Firefox. Con entrambi ci si collega a duckduckgo e si installa l’estensione che viene subito proposta, cosicché le ricerche verranno fatte su un motore di ricerca meno invasivo di quello predefinito. Il browser predefinito viene impostato come Firefox. Con Chrome, dopo aver installato dukduckgo, va fatta una prima ricerca durante la quale il browser propone di ripristinare il motore di ricerca Google, ma ovviamente si deve dire di no.

Pubblicità e altri accessi ad Internet. Windows presenta a schermo vari annunci, inoltre fa ricerche su Internet, spesso non richieste, come quando si apre il menu «Start», cioè quello principale di Windows, e si comincia a scrivere l’inizio del comando, vengono mostrati i risultati della ricerca tra i menu e di una ricerca ulteriore su Internet, magari per proporre un programma non ancora installato. Un altra occasione è quella della schermata di blocco, che ogni tanto contiene informazioni aggiuntive e annunci.

  • Per eliminare la ricerca del menu «Start» bisogna agire su 3 policy di gruppo. Partire dall’editor delle policy di gruppo (gpedit.msc) e selezionare: Criteri Computer Locale > Configurazione Computer > Modelli amministrativi > Componenti di Windows > Certa. Qui abilitare i tre criteri «Non consentire le ricerche Web», «Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca» e «Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca con connessioni a consumo».
  • Per le pubblicità nella schermata di blocco, usare Impostazioni> Personalizzazione > Schermata di blocco e impostare lo sfondo su «Immagine». Inoltre disattivare «Visualizza informazioni, suggerimenti e altro da Windows e Cortana nella schermata di blocco».
  • Per togliere quelle dal menu «Start» andare in Impostazioni > Personalizzazione > Start e cambiare in «Mostra occasionalmente suggerimenti in Start» e impostarlo su «Disattivato».
  • Per toglierle dalla barra delle applicazioni, andare su Impostazioni > Sistema > Notifiche e azioni e disattivare l’opzione «Ottieni suggerimenti durante l’uso di Windows».
  • Per ultimo, gli annunci ai nuovi utenti: aprire Impostazioni > Sistema > Notifiche e disattivare «Mostra l’esperienza di benvenuto di Windows quando eseguo l’accesso per evidenziare le novità»; oppure «Mostra configurazione e personalizzazione di Windows dopo gli aggiornamenti e occasionalmente quando eseguo l’accesso per segnalare le novità e i suggerimenti».

Riduzione del menu Start. Il menu di Windows 10 contiene, oltre ai programmi che vengono mostrai a sinistra, delle aree chiamate «Produttività», «Esplora» e altre, che vengono mostrate sulla destra. Per toglierle, posizionarsi sulla doppia linea sulla destra del nome dell’area, una alla volta, e col menu contestuale scegliere «Rimuovi gruppo da Start».

Pulizia disco. Una volta completati gli aggiornamenti all’ultima versione di Windows 10, attualmente è la 21H2, si deve avviare il programma di pulizia del disco, come amministratore. Dopo aver scelto il disco, normalmente è C:, da pulire, si dovranno attendere alcuni minuti mentre viene fatto l’elenco delle cose che si possono cancellare e la valutazione dello spazio che si libererebbe. Vanno selezionati, in questo elenco, anche le voci più corpose: «File di ottimizzazione recapito», «Installazioni di Windows precedenti». Questa cancellazione libera dai 20 ai 35Gb, che non sono pochi!

Installazione programmi. Oltre ai due browser Firefox e Chrome, vanno installati l’ultima versione di LibreOffice (con la guida in italiano), Microsoft Teams, SumatraPDF (o Adobe Reader).

Avvio automatico. All’acceso a Windows vengono avviati automaticamente alcuni programmi. Non sono tutti necessari, soprattutto se il computer è vecchiotto e non ha tante risorse. Per disattivare quelli in eccesso, avviare «Gestione attività» dal menu contestuale sulla barra di Windows, selezionare «Più dettagli» nella parte bassa della finestra e poi «Avvio» nella parte alta. Disabilitare: Cortana, Microsoft OneDrive.

Deframmentazione. Dopo aver liberato decine di gigabyte è utile ottimizzare il file system. Avviare l’utility di deframmentazione disco, selezionare il disco di sistema C: e premere il bottone «Analizza», prima, e dopo «Ottimizza». Armarsi di tanta pazienza e aspettare il termine dell’attività.